Il gonfalone consiste in un drappo rettangolare, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma.
Il drappo è sospeso mediante un bilico mobile ad un asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale, e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma, e sul gambo il nome dell'ente.
Il gonfalone ornato e frangiato è caricato, nel centro, dello stemma del Comune, sormontato dall'iscrizione centrata (convessa verso l'alto) dell'ente medesimo. 
Per prassi invalsa le parti metalliche, così come i ricami, i cordoni, l'iscrizione e le bullette a spirale del gonfalone devono essere argentate per gli stemmi dei comuni. (*)

L’art. 2 dello Statuto Comunale prevede che:

  • Il Comune ha un proprio Stemma ed un proprio Gonfalone. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali sono vietati.
  • Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco, si può esibire il gonfalone comunale.
Il Gonfalone

Il gonfalone di Villa di Serio, nei colori oro e rosso, è diviso in quattro parti dalla croce di S. Andrea (Villa di Serio nel Medioevo apparteneva alla faggia di S. Andrea); in alto vi è lo stemma di Roma a cui la tradizione fa risalire le origini del paese; in basso il Leone di San Marco che ricorda l’appartenenza di Villa di Serio alla repubblica di Venezia; a destra e a sinistra un gruppo di sassi (i sassi sono il simbolo del martirio diS. Stefano patrono dei Villesi e del fiume Serio sulla cui riva è stato costruito il paese e della cava di pietra per il primo cemento italiano).

 

Lo Stemma

Lo Stemma comunale è poi completato da una corona senza torri che, nell’araldica italiana, è tipica dei Comuni. Questa corona è formata da una cerchia di mura aperta da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d'argento e murato di nero. (*)